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Venezia di carta

La mostra raccoglie alcuni progetti elaborati negli ultimi quarant’anni per la città di Venezia non giunti a realizzazione e conservati presso l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia. I progetti esposti rappresentano alcune delle “occasioni mancate” per Venezia, mettono in scena le contraddizioni che l’hanno caratterizzata nel rapporto tra nuovo e antico e ritraggono la resistenza al rinnovamento in diverse porzioni di città. I temi scelti sono tra quelli presenti nell’omonimo libro Venezia di carta e mettono in luce gli stretti rapporti dello Iuav e de La Biennale di Architettura con la città. Entrambe le istituzioni, tramite i seminari e gli studi promossi dallo Iuav e i concorsi legati alle Mostre internazionali della Biennale, hanno proposto e condotto i dibattiti sugli interventi in città, come dimostrano i progetti in mostra. Molte delle aree interessate dalle idee e dai progetti riguardano quelle che forse allora erano ancora percepite come aree marginali, Cannaregio Ovest, l’Arsenale, Piazzale Roma, solo per citarne alcune; come nodi da ridefinire dopo le loro progressive dismissioni, con la

perdita del loro carattere produttivo. Luoghi che appartenevano a una storia che guardava al futuro di Venezia negli anni Ottanta del Novecento. Luoghi, infine, dove si sono stratificati progetti, idee, censure nel tempo. I progetti riguardano molti dei maestri dello Iuav, come Carlo Aymonino, Giancarlo De Carlo, Gianugo Polesello, Aldo Rossi, e di altri grandi architetti in ambito nazionale e internazionale, come Costantino Dardi, Francesco Cellini, Franco Purini, Rafael Moneo, Steven Holl, Peter Eisenman. La mostra riflette anche uno scopo didattico volendo accompagnare i giovani studenti di Architettura a familiarizzare con aree e temi progettuali della città dove studiano, a confrontarsi il linguaggio della rappresentazione di allora, a conoscere come le diverse idee per la città si siano moltiplicate nel tempo, a comprendere come alcuni temi siano ancora oggi di grande attualità e non completamente risolti. Quello che emerge è che Venezia può essere letta come una fucina, come il luogo della sperimentazione, una città dai mille volti, molti dei quali purtroppo assenti.

mostra a cura di
Alessandra Ferrighi

con
Sandro Gravili
Alessandro Dal Corso
Gabriele Feliziani

Inaugurazione
13 febbraio 2018
ore 15

13 febbraio >
2 marzo 2018

lunedì > venerdì
9.00 > 19.00


chiuso
sabato e festivi

Universitá Iuav di Venezia
Cotonificio, sala Gino Valle
Dorsoduro 2196
Venezia

introduce
Alberto Ferlenga, rettore IUAV

interventi
Serena Maffioletti, IUAV di Venezia
Alessandra Ferrighi, IUAV di Venezia
Anna Buzzacchi, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Venezia

Giancarlo De Carlo, moltiplicare la narrazione

Giancarlo De Carlo (1919-2005) ha lavorato sul tema dell’abitare - dalla casa privata alla residenza collettiva - seguendo una linea di ricerca riconoscibile sin dal suo esordio professionale, avvenuto negli anni Cinquanta con i progetti elaborati per il Piano INA-Casa. La mostra, allestita con i materiali conservati presso l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, illustra la continuità con cui De Carlo si è accostato alla ricerca sulla residenza. Gli esiti sono complessi architettonici pensati come sistemi di connessione tra le parti, da intendere non come oggetti finiti e identificabili in un sistema chiuso, ma come vere e proprie similitudini del tessuto della città storica, che si definisce nel tempo per addizioni successive. Nei progetti esposti, ogni volume è pensato come il centro di una rete di relazioni, e si sviluppa come in un processo narrativo che l’architetto sceglie di seguire nelle sue infinite possibilità di espansione. Nei lavori di De Carlo, il principio insediativo non si traduce nella ricerca della singola figura armoniosa.

Esso è generato dagli spazi tra edifici, concepiti come catalizzatori della vita sociale, una sorta di forza centrifuga da cui nasce ogni progetto. Ne risulta una visione plurima e sfaccettata della realtà. Attraverso l’arco cronologico di venti anni (1949-1969), la mostra testimonia come la critica ai principi dogmatici del Moderno, sia presente nella produzione di De Carlo ben prima che questi entrasse a far parte del dibattito culturale internazionale. Le relazioni che l’architetto instaura oltre i confini italiani attraverso gli incontri del gruppo del Team X e in tante altre occasioni a partire dal CIAM di Otterlo del 1959 non innescano nella elaborazione di De Carlo un nuovo metodo progettuale, ma ne acuiscono semmai la direzione e ne ampliano la scala. Nella mostra sono esposti disegni originali, materiali fotografici e documenti dell’archivio Giancarlo De Carlo, conservato presso l’Archivio Progetti. Saranno altresì presentate stampe gentilmente riprodotte grazie alla collaborazione dell’Archivio Fotografico della Triennale di Milano.

mostra a cura di
Lorenzo Mingardi

con
Sandro Gravili
Andrea Pastorello

Inaugurazione
25 giugno 2015
ore 12

25 giugno >
17 luglio 2015

lunedì > venerdì
9.30 > 13.30
giovedì 15 > 17.30

chiuso
sabato e festivi

Archivio progetti
Cotonificio, sala espositiva
Dorsoduro 2196
Venezia

saluti
Serena Maffioletti responsabile scientifico Archivio Progetti

interventi
Armando Barp Università IUAV di Venezia
Alberto Cecchetto Università IUAV di Venezia
Lorenzo Mingardi Università IUAV di Venezia